Itinerario Brescia 1 va da a piazza Arnaldo a piazza Loggia.
Itinerario Brescia 1 ha una durata indicativa di 2 h e tocca il Castello di Brescia, la chiesa di S. Pietro, San Faustino in riposo e piazza della Loggia.
Piazza Arnaldo.
Piazzale Arnaldo ci accoglie col bel monumento innalzato (nel 1872 e opera dello scultore E. Tabacchi) al centro della piazza ad Arnaldo da
Brescia, il frate rivoluzionario e riformatore che morì a Roma nel 1155.
Qui, un tempo, fino all’inizio di questo secolo, c’era la barriera daziale della città.
Entriamo nella piazza e, all’altezza del monumento (vale la pena di osservare le formelle bronzee del basamento) vediamo a sinistra l’imponente successione delle belle arcate dell’antico “Mercato dei grani” risalente al 1820, e poi giriamo a destra e imbocchiamo, per Via Brigida Avogadro, la salita al colle Cidneo.
Questo colle domina da sempre la città che gli é sorta tutt’attorno.
Nei più remoti tempi, quando la Padania era un ampio golfo marino, il colle Cidneo emergeva dalle acque e qui, sul suo culmine, s’insediarono i primissimi abitatori del nucleo originario che doveva dare vita al villaggio primitivo.
La strada in salita, dopo un tratto rettilineo, da notare a metà di esso,
sulla destra, un bassorilievo dedicato ai S.S. Faustino e Giovita, antichi patroni di Brescia, compie cinque curve e raggiunge prima i resti dell’antica porta romana detta di Madonna Alda (vedere a sinistra), e poi, subito dopo. la chiesa dedicata a S. Pietro in Oliveto.
La chiesa di San Pietro in Oliveto.
Qui uno slargo consente il parcheggio del. l’automobile.
La chiesa é tutta da vedere e da godere e cosi pure lo sono i due chiostri rinascimentali del monastero.
Compiuta l’itinerario Brescia 1 proseguiamo tenendo la strada più alta, la via del Castello, e giungiamo cosi ad un largo piazzale ove é possibile di nuovo parcheggiare.
Il Castello di Brescia.
Vale la pena, prima di iniziare la visita al Castello, di gettare uno sguardo alla parte della città che si distende sotto la balconata.
A poca distanza, oltre tetti delle case sottostanti, si elevano la grandiosa cu-
pola del Duomo, la merlata torre. del Popolo (“el Pegol”, cosi la chiamano i bresciani), e il primo grattacielo di Brescia, quello di piazza della Vittoria, risalente agli anni trenta.
Nelle giornate più limpide da qui si scorgono le cime degli Appennini.
Abbandonato il piazzale saliamo a piedi il breve viale che reca all’ingresso del Castello.
Salendo, possiamo notare, sul lato destro, i resti di quella che fu la fossa di cinta dell’antica fortezza e che ora é ridotta ad uno spiazzo pianeggiante.
II leone di S. Marco che orna il portale del Castello di Brescia riporta il nostro pensiero a Venezia, la gloriosa repubblica marinara che per alcuni secoli tenne la nostra città.
Origini del Castello di Brescia.
Il Castello, le cui origini risalgono addirittura ad un mitico Cicno, re dei Liguri, che per primi si installarono quassù, vide nel corso della sua più che
millenaria storia, popolazioni e soldatesche di ogni razza e di ogni provenienza: dai Cenomani, ai Romani, ai Viscontei, agli Scaligeri, ai Francesi, ai Veneziani.
Ogni esercito e ogni padrone vi apportarono modifiche e aggiunte ed oggi esso, anche se privo di mobili e di suppellettili di epoca, rimane un bell’esempio di fortificazione dei secoli passati.
Meta domenicale di molte famiglie bresciane che trovano nel parco che lo circonda aria buona, verde, ombra e ristoro.
Nel castello ci sono anche due musei molti importanti: il museo del Risorgimento di Brescia e il Museo delle Armi di Brescia.
Inoltre, per gli amanti dell’avventura, vengono organizzate periodicamente visite ai Sotterranei del Castello di Brescia.
Usciti dal Castello continuiamo l’Itinerario Brescia 1, quindi si lascia l’automobile sotto le piante e, continuando la larga strada in discesa si giunge ad una curva da cui si gode una vista della città ancor pili ampia.
Piazzetta Tito Speri.
Se il turista ha fiato e gambe buone gli consigliamo ora di avviarsi a piedi verso la città che sta sotto di lui seguendo la singolare contrada di S. Urbano
o la lunga scalinata che si arresta in piazzetta Tito Speri.
Sia l’una che l’altra sono passeggiate di pochissimi minuti che meritano di essere compiute perché danno la possibilità di ammirare antiche case
di alcuni secoli fa.
Piazzetta Tito speri ci accoglie col verde delle sue aiuole in mezzo a cui sorge il monumento marmoreo (scultore D. Ghidoni) innalzato all’eroe bresciano che fu l’anima dell’insurrezione cittadina durante le famose “Dieci Giornate” del 1849.
Proprio al termine della discesa, alla destra del monumento, una
lapide, dalla facciata di una casa, ricorda che qui si svolsero, nel 1512 e nel 1849 appunto, cruenti combattimenti tra bresciani insorti e i soldati nemici che in epoca diversa dominavano la città.
Un’artistica fontana pubblica dal lato opposto della piazza merita di essere osservata: é costituita dai resti del sarcofago di S. Tiziano del XIII secolo, provenienti dal monastero dei S.S. Cosma e Damiano.
S’imbocca, ora, via dei Musei, dal lato in lieve pendenza.
San Faustino in riposo.
L’ Itinerario Brescia 1 ci fa passare sotto un antico volto sovrastato dalla tozza e medioevale torre di Porta Bruciata, ma prima vale la pena di addentrarsi, per pochi metri, a destra, in un vicoletto chiuso da cui si può ammirare l’interessante cupola di San Faustino in riposo, una chiesetta antica e assai cara ai bresciani che però si ostinano a chiamarla col nome di S. Rita.
Passiamo sotto il volto della torre di Porta Bruciata, dove s’apre appunto la chiesetta ora ricordata, e giungiamo, passando sotto i portici, in piazza della
Loggia, la più veneziana delle piazze di Brescia.
Un ampio slargo, occupato dal monumento alle Dieci Giornate (detto familiarmente dai bresciani “la bella Italia” e regalato alla città dal re Vittorio Emanuele II nel secolo scorso in riconoscimento dei meriti patriottici della “Leonessa”) introduce nella vera e propria piazza.
Piazza Loggia.
Di forma rettangolare, limitata da palazzi e case armonicamente fusi, questa piazza é certo la più cara al cuore e alle memorie dei bresciani.
Molti avvenimenti della storia della città ebbero qui il loro teatro o di qui presero le mosse.
Dominata dalla maestosa e nobile mole del palazzo della Loggia, dal piano inferiore a volta, sostenuto da colonne e dalla cupola a scafo la piazza é ricca anche dei palazzi del Monte Vecchio e del Monte Nuovo di Pietà
e dalla corta torricella dell’Orologio, sormontata dai popolarissimi ‘ ‘Macc de le ure” (Matti delle ore), due statue meccaniche di bronzo che battono le ore sulla campana azionando ognuna un martello a somiglianza del noti Mori di Venezia.
L’ Itinerario Brescia 1 ci riporta ad un dolorosissimo avvenimento accadde nel 1974, lo scoppio di una bomba che provoco la morte di molte persone.
Sorge oggi, a ricordo dell’eccidio, un monumento nel punto esatto in cui
avvenne lo scoppio delittuoso.
Tale monumento si trova alla base della torre dell’Orologio.
Ed ora, con pazienza, rifacciamo la strada del ritorno per raggiungere l’automobile parcheggiata sul Castello di Brescia.