Breno Borgo Antico -Visite Guidate – 18/19 dicembre – Abbinato ai Mercatini di Natale

Breno Valle Camonica (4)

Breno storia millenaria di uno dei centri più importanti della Valle Camonica.

Breno Borgo Antico -Visite Guidate – 18/19 dicembre – Abbinato ai Mercatini di Natale.

🤩🤩🤩Un viaggio meraviglioso attraverso la cultura e le tradizioni locali.🤩🤩🤩

Durante il periodo di Natale, oltre ai mercatini si possono visitare vari presepi dal XVI fino al XX secolo di diverso formato, tecnica artistica e area geografica.

Il tema dell Natività e dell’infanzia di Gesù è raffigurato nelle opere esposte al Museo Camuno; nelle chiese di Breno, nella collezione di presepi nella chiesa di S. Antonio e nelle vetrine di ogni commerciante brenese.

Visita guidata alle Chiese del Borgo Antico di Breno e al museo CaMus.
La piccola chiesa di Sant’Antonio custode dei bellissimi affreschi di Romanino (vi sono 3 opere di Romanino anche nel Museo), celebre artista del rinascimento bresciano che attraversa la Valle Camonica lasciando pregevoli tracce lungo il suo cammino verso nord e il Duomo dedicato al SS Salvatore scrigno di opere d’arte meravigliose del 1600-1700, ove l’intaglio ligneo e le decorazioni parietali creano giochi di luce e di colore monumentali.
I CaMus è situato nel Palazzo della Cultura di Breno, dimora storica di epoca tardo quattrocentesca e raccoglie opere d’arte tra dipinti, stemmi, arredi e oggetti di vita quotidiana che dall’ Età Preistorica giungono fino alla prima metà del Novecento.

Iniziativa in collaborazione con il Comune di Breno la Pro Loco di Breno.

In abbinamento vi sarà la Festa di Natale di Breno

“Fiabe e Canti sotto il Castello” 

con:

✅Mercatini di Natale
✅Musica Live
✅Street Food
✅Giostre
✅Prodotti Tipici
✅Presepi
✅Giocolieri
✅Marionette
✅Tanto altro…

Vedi programma completo dei Mercatini di Natale a Breno

La visita guidata sarà condotta dalla Dott.ssa Ilaria Mirani, guida turistica accreditata del gruppo ArteconNoi.

👉SABATO 18 E DOMENICA 19 DICEMBRE

PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO, POSTI LIMITATI!!! PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA!!!

🔔Si consigliano calzature comode
🔔Adatto ai bambini.
🔔Durata visita 1,5 h

💲QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER RACCOLTA FONDI ASSOCIAZIONE:
👉8 EURO ADULTO
👉GRATUITO MINORE DI 14 ANNI
comprende:
✅visita guidata
✅assicurazione

🔔Oltre a questa visita guidata è possibile partecipare (prima o dopo) ad altre esperienze

✅👉Breno Sotterranea – Esplorazione “il Bunker Nascosto”

✅👉Visita Guidata al Santuario di Minerva, il mito della Dea.

✅👉Visita Guidata al Castello di Breno, storia, misteri e leggende.

💲QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER RACCOLTA FONDI ASSOCIAZIONE DI OGNI TOUR:
👉8 EURO ADULTO
👉GRATUITO MINORE DI 14 ANNI
(comprende assicurazione)
💲CUMULATIVO
👉2 tour 15 €
👉3 e 4 tour 20 €
👉GRATUITO MINORE DI 14 ANNI
(comprende assicurazione)

🔔🔔🔔Per partecipare scrivi via messenger alla pagina Facebook Xtreme Adventure oppure invia una mail a info@xtremeadventure.it per confermare la visita!

🔔Verranno adottate tutte le misure anti-covid in vigore.
🔔GREEN PASS OBBLIGATORIO

🔔ORARI VISITA GUIDATA CASTELLO DI BRENO
(presentarsi 10 minuti prima)

SABATO 18 DICEMBRE
👉Ore 16.30

DOMENICA 19 DICEMBRE
👉Terzo turno ora 16.30

PUNTO DI RITROVO
👉In Piazza Generale Pietro Ronchi, 25043 Breno BS
👉mappa

🔔In caso di forte maltempo la visita guidata verrà rinviata.

🔔Per aggiornamenti rapidi collegati al canale Telegram di Xtreme Adventure
👉 https://t.me/xtremeadventure

🔔Da Brescia è possibile raggiungere Breno in treno. La stazione dista 5 minuti dal punto di ritrovo. Il treno sia per l’andata che per il ritorno c’è ogni ora circa.

Breno

Breno Origini del nome.

Le origini del nome ‘Breno’ sono controverse, ma le possibili etimologie proposte si legano al sostrato celtico del territorio: dal sostantivo brig, monte, o dal cognome celtico Brennos.

Breno Storia.

Preistoria.

La particolare conformazione del territorio ha rappresentato sin dall’età preistorica un luogo ideale per gruppi più o meno stanziali.

Tale presenza è attestata sulla collina del Castello da tracce archeologiche risalenti a circa 10.000 anni fa, e circoscrivibili all’età paleolitica.

Il rinvenimento di tracce abitative neolitiche, calcolitiche e della media età del bronzo, conferma inoltre una continuità dell’insediamento umano sulla collina del Castello.

Anche dalle aree circostanti ai piedi della collina provengono importanti testimonianze archeologiche.

Al V-IV sec. a.C. risale probabilmente il corredo funerario delle tombe rinvenute nel 1950 durante i lavori di scavo per la costruzione del campo sportivo Tassara.

Epoca Romana.

Nei secoli che precedono la conquista romana l’area sud del paese, e quindi gli attuali comuni di Breno e Cividate, rappresentava un’area densamente abitata e coltivata, ponendosi come strategica e centrale nel contesto valligiano.

E proprio la presa di questo territorio che definirà la conquista romana della Valle Camonica.

La romanizzazione può avvenire solamente dopo la sottomissione delle popolazioni camune tra il 16 e il 15 a.C.

Sottomissione per opera del proconsole Publio Silio, sotto il principato di Augusto, come testimonia l’iscrizione di La Turbie del 7 a.C. con i nomi delle gentes alpinae devictae (dove i Camunni compaiono al secondo posto dopo i Trumplini).

Civitas Camunnorum nasce come insediamento di frontiera e il centro si sposta da Breno a Cividate: in età Giulio Claudia viene concessa la cittadinanza romana e dal 49 d.c. i Camunni godono del diritto latino.

Vengono quindi iscritti al Municipium Civium Romanorum e attribuiti a Brescia (Brixia) all’interno della X Regio Augusta.

Un vasto territorio che comprende a nord del Po e fino all’arco alpino tutti i territori che vanno dalla Lombardia orientale all’Istria (lo stesso territorio che sarà successivamente dominato dalla Repubblica di San Marco).

Numerosissime sono le testimonianze archeologiche che, soprattutto a partire dall’età Flavia, attestano Cividate non più solo come avamposto di frontiera, ma come centro raffinato di diffusione della cultura romana
e di produzione di manufatti di alto valore artistico.

Nel territorio del comune di Breno, nelle immediate vicinanze del confine con Cividate e quindi in continuità con l’inurbamento romano degli inizi del I secolo d.c., negli anni Ottanta del Novecento sono stati rinvenuti i resti di un edificio arricchito da pavimenti a mosaico e tracce di pittura murale.

Santuario di Minerva.

Dall’analisi archeologica è emerso che il sito era un santuario, interessato da due interventi costruttivi: il primo agli inizi del I sec. d.c. (all’indomani della conquista romana) e il secondo in età Flavia.

Breno Santuario Minerva Valle Camonica

Il complesso, collocato ln prossimità di un’ansa del fiume Oglio, era dedicato al culto delle acque e in particolare di Minerva Hygeia, come attestato dallo straordinario rinvenimento di una statua a tuttotondo raffigurante la Dea.

Al momento del ritrovamento la scultura era priva della testa, delle braccia e di parte delle gambe; la figura è stante e avvolta da un peplo panneggiato con l’insegna della Gorgone sul petto.

Una copia oggi collocata dl fronte al Municipio di Breno, mentre dall’estate 2015 affaccia su Piazza gen. Ronchi (Piazza del mercato) il grande murales di Ozmo, che riprende  i tratti salienti della Dea attraverso la sua iconografia tradizionale con elmo, egida e civetta).

Contestualmente con l’Impero Romano. anche la Valle Camonica registra a partire dal IV secolo una fase progressiva di crisi economica.

Poi la situazione sfocerà in crisi politica e nell’invasione da Nord delle popolazioni barbariche.

La collina del castello di Breno da avamposto difensivo contro la penetrazione romana a sud, diverrà quindi roccaforte a difesa delle minacce da nord: a Cividate.

Castello di Breno - Valle Camonica

Il centro urbano si sposta nell’area della pieve e Breno, meglio difendibile, diviene nuovamente il centro privilegiato per amministrare e proteggere il
territorio.

Il Cristianesimo.

La cristianizzazione in età longobarda e carolingia attecchirà in Valle Camonica a fatica.

Inondazioni, scorrerie, terremoti e smottamenti ridurranno il prestigio del centro brenese isolandolo nuovamente fino all’età basso medievale.

Epoca Medioevale.

E’ nel XII secolo che si riscontrano le prime testimonianze documentarie in cui si evince una rinnovata attività economica, politica e istituzionale della comunità di Breno.

Alla fine del secolo due importanti investiture sono a beneficio di tre brenesi (nel 1186 Albertino Mettifuoco da Breno e nel 1198 Bellotto e Guizzardo Ronchi di Breno).

Tra il XIII e il XV secolo come conseguenza delle accese rivalità tra le famiglie guelfe e ghibelline camune la Valle verrà sottomessa al controllo di alcune signorie padane e soprattutto dei Visconti di Milano.

La famiglia brenese dei Ronchi, di parte guelfa, sarà protagonista nelle lotte tra le due fazioni, sempre più sanguinose fino alla pace (purtroppo breve) del 1397 al ponte Minerva di Breno.

Dominio Veneziano.

Agli inizi del XV secolo la Valle è infeudata al Duca di Milano, ma il ricco territorio camuno rientra nelle mire espansionistiche della Repubblica di san Marco.

La collina del castello è così teatro di scontri e assedi.

Si susseguirono a intermittenza, fino alla Pace di Lodi del 1454 e poi ancora dal 1509 al 1512.

La Valle Camonica così diviene definitivamente dominio veneziano e il castello di Breno già trasformato in fortezza.

Con la Serenissima la Valle Camonica gode di un lungo periodo di pace, che si traduce nella definizione di Breno come sede amministrativa e del Capitano di Valle.

Progressivamente il ruolo strategico-militare del Castello sempre meno, sino al definitivo abbandono e alla vendita al
comune nel 1592.

Durante il dominio veneziano Breno si arricchisce di chiese e palazzi.

Le famiglie più altolocate dei paesi vicini vi si trasferiscono, richiamando nel centro valligiano artigiani e intellettuali.

A seguito della Controriforma sono numerose le visite pastorali che fanno
tappa a Breno, queste quella di San Carlo Borromeo del 1580.

Il duomo viene eretto dopo la peste del 1630-31.

Il Risorgimento.

Con la fine della Repubblica di San Marco nel 1797 Breno e la Valcamonica entrano a far parte della repubblica Cisalpina, poi sotto il controllo austriaco.

Durante il Risorgimento e per tutte le guerre d’indipendenza, Breno partecipò attivamente.

Dopo l’unificazione del Regno d’Italia ottenne di divenire sede di Circondario, di Sottoprefettura e di Tribunale.

Prima Guerra Mondiale.

Durante la prima Guerra Mondiale la linea di fronte lambisce il territorio comunale: oggi è possibile vedere le trincee al passo Crocedomini.

Negli anni tra le due guerre la circoscrizione comunale ingloba anche i comuni di Niardo, Braone e Losine, nuovamente autonomi nel 1949.

La crescita economica era stata supportata dall’istituzione della Banca di Valle Camonica, fondata nel 1872 e spinta dalla costruzione dello stabilimento Tassara nel 1921.

Breno Valle Camonica (1)

Età Moderna.

Nel secondo dopoguerra Breno, pur rimanendo capoluogo amministrativo e sede dei principali istituti scolastici, perde il ruolo di centralità nel contesto camuno, che verrà assunto da Darfo Boario Terme.

Breno il Territorio.

L’area su cui si estende il territorio comunale di Breno è molto vasta.

La maggior parte è montuosa e raggiunge con il Cornone di Blumone 2843 metri di altitudine, confina a est con il Trentino e l’alta valle del Caffaro.

Breno Valle Camonica (2)

Il centro abitato è circoscritto nell’area di fondovalle, lungo la riva sinistra del fiume Oglio, e anche le frazioni distano pochi chilometri dal paese.

La particolare morfologia della forra tra la collina del Castello ed il Corno Cerreto, che strozza a sud l’accesso alla bassa Valcamonica, ha definito per Breno una difesa naturale.

Delineando così, la sua posizione strategica come avamposto a controllo della media Valle, così come della Valle di Lozio e della via per Borno.

Cosa visitare a Breno.

Prodotti tipici di Breno.

Escursioni in zona.

Breno in Valle Camonica.

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