Coro delle Monache

Coro delle Monache

Sicuramente vi starete chiedendo quante cose ci sono da vedere a Brescia.

Coro delle Monache Brescia

Bè, non posso che non menzionare il Coro delle Monache e oggi parleremo proprio di questo.

Il Coro delle Monache è un edificio che si trova tra la chiesa di San Salvatore e la chiesa di Santa Giulia, edificato tra la fine del ‘400 e inizio del ‘500 come coro per San Salvatore.

Percorrendo l’esposizione della chiesa di Santa Giulia si trova il coro, in cui sono esposti i monumenti funerari risalenti all’età veneta, ad esempio il mausoleo Martinengo e il monumento funebre di Nicolò Orsini.

Tutti gli affreschi presenti sulle pareti sono stati realizzati da Paolo da Caylina il Giovane e da Floriano Ferramola nel 1520.

Storia del Coro delle Monache

La badessa Elena Masperoni, il 25 gennaio del 1466, si accorda con Filippo da Caravaggio e Giovanni del Formaggio (noti maestri muratori dell’epoca) per la realizzazione del coro per la chiesa di San Salvatore.

Coro delle Monache Brescia

Si suppone che l’esigenza di questo luogo di grandi dimensioni e distaccato, nascesse dalla crescita continua della comunità monastica

Non solo, ma anche per ripristinare il rispetto della clausura della congregazione cassinese, da poco annessa al monastero.

Da alcune documentazioni è emerso che, nell’agosto del 1466, ci fu la traslazione della cappella dedicata a San Daniele.

Questo consentì la costruzione del coro. Pare inoltre che già nel 1479 i lavori fossero terminati.

Ancora oggi ci si chiede se il coro visibile tutt’ora, sia quello originario del 1466.

Da ciò che ci lasciano intendere tutte le testimonianze rinvenute a riguardo, parrebbe proprio di sì.

Se così fosse, risulterebbe essere uno scenario importante dell’architettura bresciana di fine ‘400.

Coro delle Monache Brescia

Inoltre, potrebbe essere considerato come una precoce affermazione del linguaggio rinascimentale, oltre che caratterizzata da forme tardo gotiche.

In ogni caso fino alla fine dell’800, grazie alle testimonianze citate precedentemente, non vi era alcun dubbio di collocare come periodo storico il Coro delle Monache nella seconda metà del ‘400.

Ma dalla metà del ‘900 alcune riflessioni di carattere stilistico (basate sul confronto di altre strutture di quel tempo) negherebbero tutti gli onori conquistati dal coro in precedenza.

Qualunque sia la giusta ipotesi, si afferma con certezza che il Coro delle Monache venne concluso prima o entro il terzo decennio del ‘500.

Tale periodo è protagonista dell’avviamento del progetto di decorazioni per opera di Floriano Ferramola che affresca la volta di copertura e il registro superiore.

Alla morte di Ferramola subentrò Paolo da Caylina il Giovane che terminò il lavoro iniziato dal suo predecessore (affrescando il registro inferiore nord e altri brani).

Ci fu un terzo artista bresciano, dall’identità sconosciuta, che completò l’opera affrescando il registro inferiore sud.

Nel 1998 venne aperto il Museo di Santa Giulia e il coro entrò a far parte del percorso espositivo, per dividerlo dalla chiesa venne inserito un pannello divisorio tra i due ambienti.

Descrizione del Coro delle Monache

Il Coro delle Monache si sviluppa su due piani.

Il piano superiore è il vero e proprio coro, il cui ambiente è molto alto coperto da una volta a botte.

Inoltre, si collega ad est con San Salvatore attraverso tre piccole finestre dotate di una grata e, ad ovest, con Santa Giulia attraverso un grande arco.

Il piano inferiore, invece, costituisce il vecchio sagrato coperto che serviva a San Salvatore per accedere una volta occlusa la facciata.

Esso fu poi modificato da Tagliaferri nella seconda metà dell’800, che decise di inserire le volte a crociera sui pilastri binati.

Coro delle Monache a Brescia

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