Chiesa di San Zeno al Foro

Chiesa di San Zeno al Foro

Tra le numerose cose da vedere a Brescia troviamo la Chiesa di San Zeno al Foro, una magnifica basilica risalente al ‘700.

Si trova in Piazza del Foro lungo la Via dei Musei accanto ai resti del Tempio Capitolino.

chiesa di san zeno al foro brescia

Fu costruita nel ‘700 sulle fondamenta di una precedente chiesa dell’epoca medioevale.

La chiesa fa da cornice alla Via dei Musei per chi la percorre dal lato della Piazza della Loggia.

Inoltre, la si può intravedere dalla Torre Bruciata.

La sua particolarità è la fantasiosa ringhiera barocca del suo sagrato che, insieme alle rovine romane, domina l’intero scenario della Piazza.

Infine, al suo interno si possono ammirare numerose opere pittoriche molto pregiate, realizzate dagli autori locali dell’epoca.

Storia della Chiesa di San Zeno al Foro

Si suppone che il nucleo originario sia da collocare durante l’epoca medioevale, intorno al XIII secolo.

La Chiesa venne realizzata in onore di San Zeno, ottavo vescovo di Verona durante la seconda metà del IV secolo.

San Zeno fu venerato, insieme ad altre figure dell’epoca paleocristiana, per essere il protettore dei pescatori di acqua dolce (pare infatti che pescasse nell’Adige i pesci per il proprio pranzo) e per le sue opere di evangelizzazione.

In epoca barocca, per mano del giovane parroco (nobile patrizio veneto) Giovanni Pietro Dolfin, la chiesa subì un radicale rifacimento.

Successivamente, lo stesso parroco, ricostruì anche la Chiesa di San Lorenzo, terminata nel 1745 e portata all’aspetto visibile ad oggi.

La struttura della Chiesa di San Zeno al Foro

L’esterno

La Chiesa di San Zeno al Foro si trova esattamente all’incrocio tra Via dei Musei (antico Decumano Massimo della città di Brescia in epoca romana) e Piazza del Foro.

E’ una chiara testimonianza del barocchetto bresciano.

La basilica è preceduta da un sagrato delimitato da una cancellata in ferro in stile barocco, caratterizzata da pilastri in marmo sormontati da delfini attorcigliati e da putti.

La facciata principale è molto semplice ed è realizzata in muratura intonacata, coronata dal timpano curvilineo e divisa su due ordini architettonici di paraste composite.

Dell’edificio originario medioevale è rimasto solo l’abside romanica poligonale realizzato in cotto e decorata da piccoli archi.

L’interno

La Chiesa di San Zeno al Foro è caratterizzata da un impianto longitudinale a navata unica senza transetto e sono presenti due cappelle, poste su ogni lato.

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Al suo interno troviamo numerose opere d’arte molto preziose, soprattutto parliamo di dipinti e per la maggior parte realizzate nel ‘700. Le opere in oggetto sono:

“Le Storie del Nuovo Testamento” realizzate da Antonio Paglia nel 1741.

Si tratta di quattro tele: due si trovano ai lati dell’ingresso (il Battesimo di Cristo e Gesù nell’orto) e due ai lati del presbiterio (l’Annunciazione e la Nascita di Gesù).

Vi era un’altra opera di Paglia realizzata in marmo pregiato, posta a destra del primo altare, ma nel 1888 fu sostituita con una tela di Cesare Bortolotti: “Il Sacro Cuore di Gesù”.

“La Pietà di San Zeno”, sita nel secondo altare a sinistra e “La Morte di Sant’Anna”, posta sopra l’ingresso laterale nord, realizzate da Francesco Monti.

Di Giuseppe Tortelli possiamo ammirare l’opera dedicata ai Santi Erasmo e Venanzio che si trova sul primo altare a sinistra.

Un elemento artistico di grande valore è il complesso di sculture barocche che si trovano nell’altare maggiore, ossia una balaustra di pilastri realizzati in marmo giallo e alcuni elementi in ferro battuto che sembrano abbracciare l’altare.

Su quest’ultimo si innalza un tabernacolo prestigioso ornato di lapislazzuli e pietre rare.

Sormontato inoltre da una tribuna in marmo ceruleo in stile rococò. L’opera risale al 1739 realizzata dal milanese Giovanni Battista Sassi.

Degni di nota sono anche gli stalli lignei del coro realizzati sempre durante il ‘700 da botteghe bresciane.

Gli undici schienali sono suddivisi da lesene e nella parte superiore di ognuno di essi è presente un medaglione sagomato che raffigura un episodio della vita di San Zeno e dei suoi miracoli.

All’ingresso, a sinistra, si trova una preziosa urna in legno color oro in cui si trova esposta la salma di San Rusticiano.

La teca è in stile barocco e sostituì l’arca funeraria del santo più antica, di cui l’unico frammento rimasto è conservato nel Museo di Santa Giulia.

L’organo

Infine, un ultimo cenno lo dobbiamo all’organo presente all’interno della Chiesa di San Zeno al Foro.

L’organo è a canne Tonoli Opus 14 e fu costruito nel 1877 per sostituire uno strumento molto più antico, di cui si conservano ad oggi solo le canne di facciata.

Lo strumento fu rimaneggiato in seguito da Diego Porro ed è caratterizzato da una tastiera di 61 tasti e da una pedaliera a leggio di 18.

Di fronte al presbiterio troviamo una cantoria e una cassa priva di canne riproducenti solo quelle dell’organo dirimpetto, realizzate per uno scopo prospettico.

Chiesa di San Zeno al Foro

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