Il Bossolà – Cucina Bresciana.

Il Bossolà è il dolce tra piatti tipici bresciani che fa concorrenza al pandoro.

Il Bossolà - Cucina Bresciana - Piatti tipici bresciani

Ingredienti:

(per noce decilitri)

  • Gr. 200 di farina bianca
  • gr. 200 di fecola
  • una bustina di lievito in polvere
  • una bustina di vanillina
  • la scorza grattugiata di un limone e di un’arancia
  • gr. 150 tra burro e margarina
  • tre uova
  • un pizzico di sale
  • gr. 150 di zucchero

Preparazione Ricetta Il Bossolà alla Bresciana:

Mettete sulla spianatoia la farina e la fecola, unite lo zucchero, il sale, mescolate.

Aggiungete, uno alla volta, i tuorli delle uova aiutandovi con un cucchiaio di legno.

Unite le scorze grattugiate finissime, il burro e la margarina leggermente sciolti, il lievito e la vanillina.

Per ultimo unite gli albumi montati a neve ben ferma.

Impastate il tutto, e mettete il composto in uno stampo con il buco leggermente imburrato.

Ponete in forno a calore moderato per circa quaranta minuti.

Servite tiepido.

La storia de Il Bossolà.

Nemmeno nel pur generoso capitolo dei dolci la cucina bresciana si fa ricca.

Il Bossolà - Cucina Bresciana - Piatti tipici bresciani

Ignota la frutta candita, trascurata la panna, negati anche i domestici liquori.

Semmai, quando c’era, ed occorre risalire al secolo scorso, si poteva intingere un biscotto nel vinsanto che, come racconta il canonico Antonio Racheli nella sua storia di Rovato, era dono delle uve coltivate sul Montorfano.

Il bossolà è la creazione più nota, di parentela stretta con lo scaligero pandoro.

Semmai possiamo aggiungere una torta degli angeli. È offerta in una vetusta trattoria di Milzano, l’ultima del circondario a fruire di una proprietaria sollecita per amore di antichi sapori a mettere nel forno l’impasto di farina,
uova, burro.

Una delizia.

Per scoprire la duttilità delle massaie di una vasta area della provincia, nei giorni in cui Lonato festeggia il Santo del porcellino con coreografia fieristica, basta raggiungere la piazza di quel paese. Visi onora praticamente il detto “Sant’Antòne dé zenér, sant fritolér”, con allusione, visto che la sagra cade di Carnevale, a frittelle e lattughe,

Tali specialità sono però scarse sui banchi colmi invece di crostate, di pandispagna, di pan speziato.

Non recano, tali imbandizioni, atto di nascita rigorosamente bresciano, ma locali ne sono gli ingredienti.

Roba schietta di cascina, che asseconda (se non si eccede) la digestione.

Il Bossolà – Cucina Bresciana.

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