Castello di Lozio.

Escursione Torre Castello di Lozio Valle Camonica (8)

Il Castello di Lozio in Valle Camonica fu uno dei castelli bresciani più importanti della valle.

Nella sua storia ha visto battaglie e passato molte vicissitudini, alcune delle quali diventate leggenda.

Storia del Castello di Lozio.

Tra il XII e il XIV secolo la scena politica italiana fu caratterizzata dalla
contrapposizione di due fazioni, quella dei Guelfi e quella dei Ghibellini.

Tale contrasto ebbe origine in Germania nella prima metà del XII secolo
per ragioni di successione imperiale e si propagò ben presto anche nella nostra penisola, dove si innestò non solo nel conflitto in atto tra l’Impero e la Chiesa ma anche in quello tra l’Impero e i Comuni, che
chiedevano maggiori autonomie.

La divisione fra le diverse parti in causa dettata anche da piccoli interessi locali.

Guelfi e Ghibellini.

Ghibellini erano quei signori feudali e quei Comuni che speravano nel trionfo dell’Impero per accrescere le proprie fortune, mentre Guelfi erano i sostenitori delle libertà comunali e del Papato.

guelfi-e-ghibellini brescia

In Valle Camonica tale contesa vide come protagonista una famiglia, i Nobili, che possedeva il feudo di Lozio.

In tale località, in posizione impervia al di sotto di uno spuntone roccioso dominante l’abitato della frazione Villa, sono tuttora visibili i ruderi dell’antico castello.

Poco più in alto, parzialmente nascoste dalla vegetazione, poche mura ricordano anche la presenza di una torre di avvistamento.

Il fortilizio ci ricorda, come detto, la casata dei Nobili che costruì il castello nel XT secolo e rimase al potere fino al 1410.

Risale infatti a quell’anno la resa dei conti fra i Guelfi, capeggiati da Baroncino Nobili, temuto autore di ripetute efferatezze, e i Ghibellini, capeggiati da Giovanni Federici di Erbanno, che guidò all’assalto del castello di Lozio e alla conseguente uccisione degli occupanti.

Secondo una leggenda locale l’attacco sarebbe avvenuto nella notte di Natale.

In tale data l’assalto appariva improbabile e inaspettato data la sacralità del momento.

Schiere ghibelline risalirono i ripidi sentieri del castello e deviarono il corso di un torrente ghiacciando gli accessi al fortilizio e rendendo così impossibile ogni eventuale via di fuga.

Entrati con uno stratagemma nel castello, i ghibellini ne trucidarono gli occupanti e conquistarono il potere nella valle.

La Serenissima.

Pochi anni dopo, nel 1427, la Valle Camonica passò sotto l’influenza della Serenissima Repubblica di Venezia e il castello di Lozio, posto non lontano dal confine con la Signoria dei Visconti, ebbe nuovamente un ruolo di
primaria importanza a presidio della zona.

Serenissima Valle Camonica

Il fortilizio venne infatti occupato da Bartolomeo Nobili, nipote di Baroncino e uno dei pochi superstiti della strage avvenuta nel 1410, che divenne ben presto uno dei protagonisti della guerra fra la Serenissima e le truppe milanesi.

Il castello fu infatti cinto d’assedio anche nel 1454, ma non cadde nelle mani viscontee e per questo motivo non venne demolito per ordine di Venezia, come accadde invece ad altri manieri camuni.

Bartolomeo Nobili, per la fedeltà dimostrata a Venezia, acquisì il titolo di “Campione di Lozio e della Valle Camonica”.

Escursione Castello di Lozio Valle Camonica (1)

Quanto al castello, con la pace che regnava ormai nelle valli, negli anni successivi fu invece progressivamente abbandonato e cadde in rovina.

Escursione Castello di Lozio Valle Camonica (1)

Oggi è di proprietà del Comune di Lozio.

Escursione Castello di Lozio.

Castello di Lozio.

Vedi gli altri Castelli Bresciani

TORNA AL MAGAZINE

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *