Riforma Cluniacense Bresciana.

Riforma Cluniacense Bresciana

La Riforma Cluniacense Bresciana, anch’essa fiori tra il X e il XII.

La Riforma Cluniacense fu fattore determinante in tutta Europa di una rinascita sia della vita religiosa sia dell’ agricoltura.

Da un lato. infatti. la bonifica agraria di cui i monaci si fecero promotori ampliò la superficie coltivabile e favorì l’introduzione di nuovi avvicendamenti colturali.

Dall’altro il rinnovamento dell’ordine benedettino favorì una nuova moralità dentro la Chiesa romana,

Nello stesso tempo vennero riorganizzati i monasteri che furono sottratti
all’autorità vescovile e posti invece alle dirette dipendenze dell’abate di Cluny e del pontefice.

ln storia di tale online monastico ha inizio nel 909, quando il duca d’Aquitania Guglielmo I donò la villa di Cluny in Borgogna all’abate Bernone di Baume per la costruzione di un monastero benedettino.

Riforma Cluniacense Bresciana duca d'Aquitania Guglielmo I

ln seguito Odone, il secondo abate di Cluny, adottò la nuova regola che prevedeva una vita austera e solitaria in cui il lavoro dei singoli monaci si alternava alla preghiera.

Regola che si diffuse poi rapidamente in Europa e portò alla creazione di comunità autosufficienti.

Riforma Cluniacense Bresciana.

La Riforma Cluniacense Bresciana ebbe il centro nel priorato di Rodengo Saiano che dispose di innumerevoli proprietà, frutto sia di donazioni spontanee sia di fondi precedentemente appartenuti alle badie di Leno
e Santa Giulia.

Fu anche grazie al monachesimo cluniacense se le curtes francae conferirono il nome conferirono il nome di Franciacorta al territorio che oggi si estende fra la città e il lago d’Iseo.

Tale termine indicò infatti le piccole comunità di monaci, dedite alla bonifica dei territori loro assegnati, esentate dal pagamento dei dazi ai signori e al vescovo.

Testimonianze della Riforma Cluniacense Bresciana sono l’Abbazia di San Nicola a Rodengo Saiano, il monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo, le chiese di San Martino a Rudiano e di Santa Giulia
a Cazzago e, in Val Camonica, il monastero di San Salvatore a Capo di
Ponte.

L’Abbazia di San Nicola a Rodengo Saiano.

L’Abbazia di San Nicola a Rodengo Saiano fu fondata dai monaci cluniacensi prima del 1050 su un’importante via di comunicazione (recenti scavi archeologici hanno infatti trovato in zona reperti d’epoca romana e longobarda).

Escursione Medioevo in Franciacorta Abbazia san Nicola, Rodengo Saiano Sentieri Bresciani

Nel 1446 1’abbazia fu trasmessa all’ordine benedettino di Monte Oliveto maggiore (Siena), che ampliò la struttura e terminò la bonifica dei territori circostanti.

Nei secoli successivi la chiesa del monastero venne arricchita da opere di importanti pittori bresciani, quali Foppa, Romanino, Moretto e Gambara.

In epoca napoleonica però l’abbazia fu abbandonata e adibita a fattoria.

Si dovette aspettare il 1969 perché tornassero i monaci olivetani, tuttora presenti.

Il Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo

Il Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo invece domina dall’alto la Riserva regionale delle Torbiere del Sebino.

Escursione Medioevo in Franciacorta San Pietro in Lamosa, Provaglio d'Iseo Sentieri Bresciani

La sua storia ebbe inizio nel 1083 quando due fratelli, Oprando e Ambrogio, a suffragio delle loro anime donarono ai benedettini di Cluny una piccola
chiesa.

Probabilmente costruita su un precedente tempio pagano dedicato al dio Mitra.

Una divinità solare di origine asiatica il cui culto era particolarmente diffuso fra i soldati romani.

In breve sorse l’attuale monastero, abitato da due o tre monaci che avevano alle loro dipendenze una famiglia contadina.

I benedettini cluniacensi rimasero a Provaglio fino al 1536, data in cui si segnala il passaggio della chiesa alla congregazione bresciana dei Canonici regolari di San Salvatore.

Alla fine del Settecento, il monastero fu acquistato dalla nobile famiglia Bergomi e nel 1817, con la costruzione della nuova parrocchiale, la chiesetta di San Pietro in Lanosa cessò di essere la principale chiesa di Provaglio.

Negli anni ’60 del Novecento il monastero divenne poi proprietà della famiglia Bonini che nel 1983 ne fece dono alla parrocchia. Infine, nel 2002 anche il chiostro e la disciplina sono stati acquistati dal Comune di Provaglio.

Escursione Medioevo in Franciacorta.

Riforma Cluniacense Bresciana si può approfondire nell’ Escursione Medioevo in Franciacorta.

Escursione Medioevo in Franciacorta Castello di Passirano Sentieri Bresciani

Riforma Cluniacense Bresciana.

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