Museo della Guerra Bianca in Valle Camonica, i cimeli tra i ghiacci.

Museo della Guerra Bianca

Il Museo della Guerra Bianca fu fondato nel 1974 per iniziativa di alcuni amici, tra i quali ricordiamo il fondatore Sperandio Zani di Temù

Il Museo della Guerra Bianca nasce dall’esigenza di tramandare la memoria di quella drammatica pagina della storia italiana di cui furono protagonisti gli abitanti delle montagne adamelline.

Museo della Guerra Bianca in Valle Camonica

Attraverso una raccolta di immagini e oggetti suddivisi in tre sale, viene racconta al visitatore gli aspetti militari e quotidiani di una guerra vissuta per quattro anni a oltre 3.000 metri di quotas in condizioni ambientali estreme.

I cimeli del Museo della Guerra Bianca.

La prima sala.

La prima sala ospita, assieme a un vasto campionario dei proietti d’artiglieria utilizzati dagli eserciti italiano e austriaco, una baracca ricovero ricostruita sullo stile di quelle utilizzate dai soldati, con gli oggetti della vita di ogni giorno, alcune mitragliatrici, una ricca biblioteca sulla Grande Guerra, bandiere e fotografie d’epoca.

Museo della Guerra Bianca

Nel corridoio sono esposti pannelli con fotografie scattate sul fronte dell’Adamello e oggetti della vita da campo.

La seconda sala.

Nella seconda sala sono collocate alcune slitte, perfettamente conservate, impiegate per il trasporto sui ghiacciai.

Museo della Guerra Bianca

Sono quindi esposti scudi da trincea, reticolati, attrezzature alpinistiche, armi portatili austriache, oggetti di uso personale, bombe e altri del corredo del soldato dell’Adamello.

Di particolare interesse una cartina topografica riportante lo schema difensivo della zona del fronte compresa tra il Gavia e il Tonale.

La terza sala.

La terza sala accoglie vetrine con armi italiane, pannelli con fotografie, volantini di propaganda e manichini con divise d’epoca.

Museo della Guerra Bianca

Su uno schermo video passano le immagini di un documentario girato nel 1916, durante lo svolgimento di alcune azioni di guerra in Adamello,
del quale il museo conserva la pellicola originale.

I riconoscimenti.

Il Museo della Guerra Bianca, dopo trent’anni di attività, nel campo della tutela e valorizzazione del Patrimonio Storico della Prima Guerra Mondiale sul territorio bresciano e non solo, ha avuto il riconoscimento istituzionale del valore del proprio operato da parte della Regione Lombardia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

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Museo della Guerra Bianca.

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