Chi fa escursioni rischia il morso di vipera.
Il morso di Vipera se non curato può essere pericoloso.
ln mancanza del siero antiofidico a portata di mano, ecco alcune cose da fare subito e con calma.
Come riconoscere il morso di Vipera.
Accertato che il morso sia di vipera (due puntini rossi distanti tra loro all’incirca un cm e colore bluastro della parte colpita), legare l’arto a monte della ferita: una cintura, un fazzoletto, un laccio da scarpe, una calza, una vitalba, tutto può servire, in mancanza del laccio emostatico, a rallentare l’assorbimento del veleno che di solito, agisce entro 10-15 minuti.
La legatura non deve essere troppo stretta e l’infortunato deve stare sdraiato.
Praticare con una lama qualsiasi (coltello, bisturi, lametta da barba, ecc.), possibilmente disinfettata, anche soltanto con la fiamma di quattro o cinque fiammiferi, un taglio a X su ognuno dei forellini lasciati dai denti.
Comprimere con le dita lateralmente cercando di far sanguinare abbondantemente.
Mai succhiare con la bocca.
Lavare poi con acqua (il veleno è solubile in acqua mentre con l’alcool forma composti tossici).
Oppure bagnare con batuffoli di cotone imbevuti di ammoniaca.
Ogni quarto d’ora allentare il laccio e spostarlo verso l’alto.
Trasportare poi l’infortunato il più rapidamente possibile al pronto soccorso o all’ospedale per le cure del caso.
Tuttavia, per evitare evenienze del genere, basta adottare alcune elementari norme di prudenza: calzare scarpe alte, scarponi o stivali, portare pantaloni lunghi o grossi calzettoni, non infilare le mani tra l’erba o tra i sassi senza aver guardato accuratamente tutt’intorno.
Di solito, la vipera o è lì immobile a prendere il sole o è già fuggita: non sta ad aspettarci per mordere.
Lo fa solo se le mettiamo un piede sopra, se la urtiamo, se la sfioriamo con una mano.
Morde per difendersi da quello che lei ritiene un pericolo.
