Giambattista Guelfi, condannato all’impiccagione nel 1779.
Avvenimento seguito per uno appeso alla forca, Sabato li 11 Settembre 1779 fu eseguita all’ora di terza la sentenza d’esser appeso alla forca la persona di Giambattista Guelfi da Gratacasolo di Valcamonica per le molte seleragini, latrocini e omicidi commessi.
Avendo condotto al patibolo il detto paziente, il carnefice
gli mise le funi al collo, poi lo sospese alla forca
per farlo morire; subito v’andò co piedi sopra le spalle;
ma appena che vi fu sopra, tutte due le corde si ruppero,
non essendo nuove, cosicché il paziente col Ministro caddero
in terra. Il carnefice per tal avvenimento si risolse
sul fatto prender un coltello, e subito gli tagliò le canne
della gola, così terminò di vivere il reo.
Il popolo vedendo tal accidente, gridò grazia; ma questa non fu accettata per esser stato sollecito il boia nella sua esecuzione.
Tal caso non è a ricordo d’uomini più occorso in Brescia.
Fabio Maffei
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