La Persicata – Cucina Bresciana.

La Persicata di pesche è tra i piatti tipici bresciani più semplici e comuni della cucina tradizionale.

La Persicata - Cucina Bresciana - piatti tipici bresciani

Ingredienti:

(per 6 persone)

  • Un chilo di pesche di pasta bianca ben mature e molto tenere
  • zucchero.

Preparazione Ricetta La Persicata alla Bresciana:

Immergete le pesche per pochi attimi in acqua bollente per poterle pelare con facilita.

Quando saranno pelate, apritele. toglietene il nocciolo.

Passate le pesche dal passaverdura.

Pesa te la polpa di pesche ottenuta e pesate anche lo zucchero calcolandone in proporzione di gr. 800 per ogni chilo di polpa di pesche.

Mettete il passato di pesche in un tegame a fuoco moderato, mescolando con il cucchiaio di legno per pochi minuti.

Quando la polpa comincerà a bollire, aggiungetevi lo zucchero, mescolate e fate cuocere a fiamma lenta per una decina di minuti sempre mescolando.

Togliete dal fuoco la persicata, e stendetela in una teglia molto bassa tenendo lo spessore non più alto di due o

Lasciate raffreddare circa una settimana

Quando sarà ben asciugata, tagliatela a fettine o in quadratini di circa quattro centimetri di lato e passateli nello zucchero.

La storia de La Persicata.

Un nome di velluto, e, pronunciandolo, è come accarezzare il frutto evocandolo in dialetto; immergere gli occhi nell’incanto di Collebeato com’era un tempo, quando per gustarlo i ragazzini si incamminavano dalla città.

Pochi spiccioli bastavano per ottenerne e il paese appariva gratificante come lo è il suo nome, che sa di fiaba da popolare con qualsivoglia personaggio purché buono: il re, la principessa, la fata: che non mette in giro aghi avvelenati.

In città c’è ancora chi produceva tale de zia, ambita quanto la marronata o la cotognata, rare ormai a trovarsi in tavola.

Non manca il racconto da accompagnarsi, mentre preferibilmente la assaggia, a la persicata ed esalta il più accorato dei sentimenti materni.

Accadde dunque che una donna (forse residente proprio nel paese ormai quasi ghermito dalla città che allunga i tentacoli edilizi) volle inviare di quei frutti al figlio lontano perla guerra.

Dove non viene specificato, ma il lontano vale molte leghe, centinaia e migliaia perché la vicenda pare da inquadrarsi nella tragedia russa di Napoleone.

Insidia bile il dono, com’era facile da prevedere, dalle settimane e forse dai mesi che sarebbero trascorsi prima avesse a raggiungere il destinatario, fu trasformato in quello che la persicata è oggi ancora.

C’è, dell’episodio, anche una seconda versione muta per soggetto e oggetto soltanto: la mamma diviene la morosa e il figlio il moroso.

Il cambiamento è minimo.

Resta, conservante prezioso, l’amore seppure di scaturigine diversa.

La Persicata – Cucina Bresciana.

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